SENTIERO N°1 - Il Monte CUNEOLa scelta del primo itinerario è ricaduta su un anello attorno al monte cuneo, con un discreto dislivello e uno sviluppo di circa 8 km.
(il progetto nel suo insieme prevede numerosi tracciati interconnessi che andranno a svilupparsi successivamente). Il sentiero è percorribile tutto l'anno e in qualsiasi condizione climatica come testimoniano le foto della gallery. L’unico limite è la dedizione dell’escursionista. Il punto di partenza coincide con quello d’arrivo ed è fissato presso il centro comunale "Il Parco di Reano", dotato di ampi parcheggi e punto sosta e ristoro. Si comincia percorrendo la salita che porta al piazzale della Chiesa Parrocchiale di San Giorgio (eretta nel 1852, per volontà del Principe Carlo Emanuele dal Pozzo, sulle rovine della precedente chiesa medioevale e dedicata al Santo patrono di Reano; custodisce un importante patrimonio artistico costituito da opere pittoriche tardo rinascimentali toscano e alla pittura seicentesca piemontese). Tralasciando la strada che porta al cimitero sulla nostra destra si prosegue dritti tenendo sulla destra il monumento ai caduti della Grande Guerra, in direzione di Case Benna. Qui la strada diventa sempre più stretta proseguendo in leggera salita. Al bivio si fiancheggia la cascina proseguendo verso sinistra. Un piccolo strappo ci porta all’ingresso del bosco, seguendo la’indicazione con il cinghiale verso sinistra. Attraversato un piccolo ruscello dove scorre l'acqua del troppo pieno dell'acquedotto di Reano, entriamo nel fitto bosco trovano subito sulla destra una fresca fontana dove poter riempire le borracce. Il tracciato è ormai decisamente sterrato e in buona pendenza che porta, tralasciando due deviazioni a casa Gra Bosco dalla quale il sentiero sale irregolarmente nella pineta, dove numerose radici fuori terra rendono il tracciato più tecnico. La pineta finisce in un grosso prato chiamato Pernaberta dal quale il tracciato prosegue dritto per poi inoltrarsi nuovamente nel bosco e arrivare al colletto. Da qui, in ripida salita si giunge in fine al piano panoramico del monte Cuneo. Da qui la vista spazia dai monti sopra Trana fino alle Levanne e alla pianura, transitando dalla valsangone, valle susa e nelle giornate più limpide fino al Monviso. In mezzo veri e propri simboli della nostra terra quali il Rocciamelone, la sacra di San Michele e ovviamente i due laghi di Avigliana. Rimane una breve salita per arrivare alla cima del Moncuni dove troveremo la croce di Ferro e l'altare piazzati su un picco di roccia che spunta dal grosso "panettone" di terra. Comincia la discesa in ripida pendenza percorrendo un tratto di costa che ci lascia l’impressione di pedalare sospesi sul ripido versante del Monte (punto leggermente più tecnico cui prestare attenzione). Si ritorna al colletto già incontrato durante la salita e seguendo le frecce si sale al pian dlè boce (ex cava) punteggiato da abeti e cespugli di rododendro superato il quale si ritorna nel bosco di roveri e castagni dove una breve salita ci porta al masseratico chiamato "pera parpaiola". Da qui una lunga e divertente discesa ci porterà ad un pianoro chiamato bal dlè masche da dove il percorso continua fiancheggiando la casa dell'Adelaide addentrandosi in un'ampia piana composta da prati e bosco. Ormai prossimi all’arrivo si giunge alla piccola borgata di Case Mareschi dove la strada ritorna asfaltata e riporta, in lunga discesa, alla Cascina Fiore dalla quale si riprende il percorso fatto in salita per tornare al Parco di Reano e chiudere il giro. |